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  • Il 5 e 5 di Livorno: Storia, Ricetta e Varianti della Farinata di Ceci in Italia

    Il 5 e 5 di Livorno: Storia, Ricetta e Varianti della Farinata di Ceci in Italia

    Storia del 5 e 5: Il Panino Povero Diventato Cult

    Il 5 e 5 è uno dei simboli gastronomici di Livorno, un piatto semplice nato dalla cucina popolare e diventato un’istituzione. Il nome curioso deriva dai 5 soldi che costavano la schiacciata e i 5 soldi della farinata di ceci che la riempiva, quando la Lira era ancora la moneta in uso.

    • Origini umili: Nato come cibo da porto per lavoratori e marinai, era un pasto economico e sostanzioso.
    • Evoluzione: Da street food a icona cittadina, oggi lo si trova in tutte le friggitorie e paninerie livornesi.
    • Cultura: Mangiare un 5 e 5 è un rito, soprattutto dopo una serata in giro o come merenda.

    La Ricetta Originale del 5 e 5

    Ingredienti

    • 1 schiacciata livornese (simile a una focaccia bassa)
    • 1 fetta di farinata di ceci (alta e morbida)
    • Olio extravergine d’oliva
    • Sale e pepe (facoltativo)

    Preparazione

    1. La farinata di ceci si prepara con un impasto di farina di ceci, acqua, sale e olio, cotto in forno ben caldo in una teglia di rame fino a formare una crosta dorata.
    2. La schiacciata viene riscaldata e aperta a metà.
    3. Si inserisce dentro una fetta di farinata ancora calda, condita con un filo d’olio e una spolverata di pepe.
    4. Si chiude e si gusta immediatamente, preferibilmente accompagnato da un bicchiere di vino rosso o una birra fresca.

    Come e Quando Si Mangia

    • Dove trovarlo:
      • Friggitorie e panifici storici (es. Antica Friggitoria Da GagarinBar Civili).
      • Mercato delle Vettovaglie, dove è spesso servito al banco.
    • Quando mangiarlo:
      • A pranzo – Versione veloce per chi lavora.
      • A merenda – La scelta perfetta dopo il mare.
      • A notte fonda – Dopo una serata in centro, è lo “street food del dopo-discoteca”.

    Le Varianti della Farinata di Ceci in Italia

    La farinata di ceci non è solo livornese: in tutta Italia esistono versioni simili, ognuna con un nome e una caratteristica diversa.

    1. Farinata Ligure (Genova e dintorni)

    • Più sottile e croccante, cotta in teglia larga e tagliata a losanghe.
    • Spesso condita con rosmarino fresco e pepe nero.

    2. Fainè (Sassari, Sardegna)

    • Simile alla farinata ligure, ma spesso più alta e morbida.
    • A volte arricchita con cipolle o salsiccia.

    3. Cecina (Pisa e Toscana settentrionale)

    • Molto simile a quella livornese, ma spesso più sottile.
    • A Pisa si mangia anche nel panino, come il 5 e 5, ma con meno tradizione consolidata.

    4. Socca (Nizza, Francia – ma vicino al confine ligure)

    • Versione francese, tipica della Costa Azzurra, cotta al forno a legna e servita senza panino.

    Curiosità

    • A Livorno esiste anche la versione “5 e 5 con il lampredotto”, per chi vuole un twist più sostanzioso.
    • Alcuni locali moderni propongono farinate farcite con stracchino, prosciutto o verdure, ma i puristi preferiscono la ricetta originale.

    Conclusione

    Il 5 e 5 è più di un panino: è un pezzo di storia livornese, un simbolo di convivialità e semplicità. E mentre lo assaggi, puoi viaggiare con la mente alle altre versioni italiane della farinata, ognuna con la sua identità.

    Un consiglio? Provatelo caldo, appena sfornato, con una spruzzata di pepe e un goccio d’olio nuovo. E se passate da Genova o Sassari, fate il confronto! 🍴✨

    “Da Livorno alla Liguria, passando per la Sardegna: la farinata di ceci è un piatto povero che ha conquistato l’Italia intera.”

  • Livorno: La Città del Porto, del Vernaccia e dei Canali

    Livorno: La Città del Porto, del Vernaccia e dei Canali

    Affacciata sul Mar Tirreno, Livorno è una città vibrante e autentica, ricca di storia marinara, cultura e sapori intensi. Spesso trascurata dai circuiti turistici tradizionali, è invece una sorpresa per chi cerca una Toscana meno convenzionale, tra antiche fortezze, mercati vivaci e una gastronomia unica.

    Cenni Storici

    Nata come piccolo villaggio di pescatori, Livorno esplose nel Rinascimento sotto i Medici, che la trasformarono in un porto strategico. Nel ‘500, divenne un rifugio per mercanti ebrei, armeni e olandesi, guadagnandosi il nome di “Città delle Nazioni” per la sua multiculturalità.

    • 1577: Il Granduca Francesco I de’ Medici la progettò come “città ideale” con canali e mura pentagonali.
    • ‘800: Divenne un centro cosmopolita, con caffè letterari e teatri.
    • Seconda Guerra Mondiale: Pesantemente bombardata, ha saputo rinascere mantenendo il suo carattere ribelle e aperto.

    Cosa Vedere a Livorno

    1. La Venezia Nuova

    Il quartiere più affascinante, solcato da canali e ponti, con magazzini seicenteschi oggi diventati ristoranti e locali.

    2. Fortezza Vecchia

    Simbolo della città, costruita dai Medici nel XVI secolo. Si affaccia sul porto e ospita eventi culturali.

    3. Terrazza Mascagni

    Una passeggiata a mare iconica, con il suo pavimento a scacchi bianco e nero e vista sull’arcipelago toscano.

    4. Mercato delle Vettovaglie

    Un trionfo di sapori: dal pesce fresco ai salumi, fino alle specialità livornesi come il cacciucco.

    5. Santuario di Montenero

    In collina, è dedicato alla Madonna di Montenero, patrona della Toscana. La vista sul mare è spettacolare.

    6. Museo Civico Giovanni Fattori

    Per gli amanti dell’arte, ospita opere dei Macchiaioli, movimento pittorico nato proprio qui.

    Come Arrivare

    • In treno: Collegamenti diretti da Firenze (1h), Pisa (15 min) e Roma.
    • In auto:
      • Da Firenze: Autostrada A11 e A12 (circa 1h30).
      • Da Pisa: A12 o SS1 (20 min).
    • In nave: Collegamenti con la CorsicaSardegna e isole dell’Arcipelago Toscano.

    Cosa Assaggiare

    La cucina livornese è saporita e popolare, legata al mare e alle tradizioni portuali:

    Piatti Tipici

    • Cacciucco – Zuppa di pesce con almeno 5 tipi di crostacei e molluschi, servita su pane abbrustolito.
    • Ponce alla livornese – Cocktail caldo a base di rum, caffè e zucchero, bevuto nei bar storici.
    • Torta di ceci (o “5 e 5”) – Street food povero: una focaccia di ceci tra due schiacciate.
    • Baccalà alla livornese – Stufato con pomodoro, olive e capperi.
    • Vernaccia di San Gimignano – Nonostante il nome, qui si beve tantissimo, spesso accompagnato a fritture di pesce.

    Dove Mangiare

    • Trattoria Da Benvenuto – Per un cacciucco autentico.
    • Osteria della Venezia – Atmosfera tipica nei canali.
    • Bar Civili – Dove provare il Ponce come un vero livornese.

    Curiosità

    • Livorno è la patria del Modì, il dialetto livornese ricco di ironia e doppi sensi.
    • Qui nacque Amedeo Modigliani, uno dei più grandi pittori del ‘900.

    Conclusione

    Livorno è una città senza filtri, dove il profumo del mare si mescola a quello delle trattorie, e l’ospitalità è sincera. Ideale per chi vuole scoprire una Toscana genuina, lontana dai cliché, tra storia, mare e piatti indimenticabili.

    “Una giornata a Livorno ti lascia addosso il sapore salmastro del mare e la voglia di tornarci.”