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  • Cavallucci: Storia, Ricetta e Segreti del Biscotto Speziato della Tradizione Senese

    Cavallucci: Storia, Ricetta e Segreti del Biscotto Speziato della Tradizione Senese

    Rustici, morbidi e dal sapore che sa di focolare e di antiche spezierie. I Cavallucci sono molto più di un semplice biscotto: sono un viaggio nel tempo, direttamente nel cuore della Toscana più autentica, tra le campagne di Siena e le botteghe di un tempo. Mentre i più blasonati Ricciarelli parlano di nobiltà e raffinatezza, i Cavallucci raccontano una storia diversa, fatta di ingredienti poveri, di lavoro nei campi e di sapienti mix di spezie.

    Scopriamo insieme la loro affascinante origine, i segreti per prepararli in casa e il modo migliore per gustarli.

    Storia e Curiosità: Il Biscotto dei Cavallai

    Il nome “Cavallucci” è di per sé una cartina tornasole delle loro umili origini. La teoria più accreditata, infatti, li vuole come il dolce dei “cavallai” o “palafrenieri”.

    • La Merenda dei Lavoratori: Nell’800, questi guardiani di cavalli che lavoravano nelle stalle e nelle locande lungo la Via Francigena, avevano bisogno di una scorta di energia duratura. I Cavallucci, con la loro base di miele, noci e spezie, erano perfetti: nutrienti, economici e che non si seccavano in fretta. Si dice che i cavallai li tenessero nelle tasche dei loro grossi giubboni per spezzare la fame durante le lunghe giornate di lavoro.
    • Un Nome che Parla di Lavoro: Il nome, quindi, non deriva dalla forma (che non ricorda affatto un cavallo), ma dalla categoria di lavoratori che li consumava più di tutti. Erano, letteralmente, “i biscotti dei cavallai”.
    • Le Spezie, un Lusso Povero: La presenza di spezie come anice, coriandolo e noce moscata è un retaggio dell’antica importanza di Siena come crocevia commerciale. Sebbene costose, queste spezie erano l’unico “lusso” che caratterizzava un impasto altrimenti fatto di ingredienti semplicissimi.

    Oggi, insieme ai Ricciarelli e al Panforte, i Cavallucci sono uno dei pilastri della dolceria senese, un simbolo di ospitalità e un gusto che resiste immutato da secoli.

    La Ricetta Autentica dei Cavallucci Senesi

    Preparare i Cavallucci in casa è semplice e regala una grande soddisfazione. La loro caratteristica principale è la morbidezza densa e il sapore complesso dato dal mix di spezie.

    Ingredienti (per circa 25-30 biscotti):

    • 500g di farina 00
    • 250g di zucchero semolato
    • 150g di miele millefiori (o di castagno per un sapore più deciso)
    • 150g di noci sgusciate
    • 100g di canditi (arancia e cedro, tagliati grossolanamente)
    • 2 cucchiaini di spezie per Cavallucci (vedi mix sotto)
    • 1 bustina di lievito per dolci (ammoniacale, se lo trovi, è la tradizione!)
    • 1 cucchiaino di bicarbonato di sodio
    • Latte intero q.b. (circa 100-120 ml)

    Per il Mix di Spezie (se lo prepari tu):

    • 1 cucchiaino di anice stellato in polvere
    • 1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
    • 1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
    • Un pizzico di cannella

    Procedimento:

    1. Tosta le Noci: Spezza grossolanamente le noci e tostale in forno a 180°C per 5 minuti per esaltarne l’aroma. Lasciale raffreddare.
    2. Sciogli Miele e Zucchero: In un pentolino, scalda a fuoco dolce il miele con lo zucchero semolato, mescolando finché lo zucchero non si sarà quasi completamente sciolto. Non portare a ebollizione. Lascia intiepidire.
    3. Impasta: In una ciotola capiente, unisci la farina setacciata con il lievito, il bicarbonato e le spezie. Aggiungi il composto di miele e zucchero fievolmente tiepido, le noci tostate e i canditi. Inizia ad amalgamare.
    4. Aggiungi il Latte: Aggiungi il latte a poco a poco, continuando a impastare, fino a ottenere un composto omogeneo, morbido ma non appiccicoso. Potresti non usare tutto il latte.
    5. La Maturazione (Importante!): Forma una palla, avvolgila nella pellicola e lascia riposare l’impasto in frigorifero per almeno 2-3 ore, o anche tutta la notte. Questo passaggio permette agli aromi di fondersi alla perfezione.
    6. Forma i Cavallucci: Prendi porzioni di impasto (circa 30-40g) e forma delle palline. Appiattiscile leggermente con il palmo della mano per formare dei dischi spessi circa 1,5 cm.
    7. Cuoci: Disponi i Cavallucci su una teglia foderata con carta forno, lasciando un po’ di spazio tra uno e l’altro. Inforna in forno preriscaldato a 160°C per circa 15-18 minuti. Attenzione: non devono dorarsi, ma rimanere di un colore chiaro. La superficie deve apparire asciutta e leggermente incrinata.
    8. Raffredda: Sfornali e lasciali raffreddare completamente sulla teglia. Si ammorbidiranno ulteriormente nelle ore successive.

    Quando e Come Mangiarli: Il Biscotto della Convivialità

    I Cavallucci sono dolci per tutte le stagioni, ma trovano la loro massima espressione in alcuni contesti precisi:

    • Dopo Cena: Sono il biscotto da moscadello o da Vin Santo per eccellenza. La loro struttura robusta e speziata regge egregiamente l’intensità di questi vini dolci.
    • Nel Periodo Natalizio: Sono un classico del fagotto senese, il pacchetto di dolci tradizionali che non può mancare durante le Feste.
    • Per una Merenda Speziata: Perfetti da accompagnare a un tè nero (come un English Breakfast) o a un caffè lungo, che ne smorza leggermente la dolcezza esaltandone le spezie.

    Come assaggiarli al meglio?
    Il segreto è abbinarli alla giusta bevanda. Il loro sapore deciso e rustico richiede un compagno altrettanto caratterizzato. Un sorso di Vin Santo e un morso di Cavalluccio creano un’armonia di sapori caldi e autunnali che riscalda l’anima.

    I Cavallucci non sono un dolce che cerca di piacere a tutti. Sono schietti, genuini e con un carattere ben definito. Amarli significa apprezzare la storia vera, i sapori semplici ma profondi, e l’arte di trasformare ingredienti umili in un biscotto indimenticabile.

    E tu, li conoscevi i Cavallucci? Qual è la tua spezia preferita in questo dolce antico? 

  • Schiacciata all’Uva: Il Dolce Tipico degli Autunni Toscani

    Schiacciata all’Uva: Il Dolce Tipico degli Autunni Toscani

    La Schiacciata all’Uva è uno dei dolci più amati della Toscana, simbolo dell’autunno e della vendemmia. Con il suo profumo di uva fragola, olio extravergine e un tocco di zucchero, è una delizia semplice ma indimenticabile.

    Se non l’hai mai assaggiata o vuoi prepararla a casa, ecco la sua storia, la ricetta originale e i luoghi migliori per gustarla.


    Cos’è la Schiacciata all’Uva?

    🍇 Un dolce contadino: Nasce nelle campagne toscane come dolce di recupero, utilizzando l’uva fragola (o uva americana) che matura in settembre-ottobre.

    🍞 A metà tra pane e torta: Ha una base soffice simile a una focaccia dolce, ricoperta di acini d’uva e zucchero.

    🌿 Ingredienti semplici: Farina, uva, olio EVO, zucchero e poco altro. Nella versione tradizionale non si usa burro né latte.


    La Storia della Schiacciata all’Uva

    📜 Origini povere: Era un dolce preparato dai contadini dopo la vendemmia, con l’uva avanzata e la farina di casa.

    🍷 Legame con il vino: Si mangiava durante la sfogliatura del granturco o come merenda per i lavoratori nei campi.

    🏆 Varianti locali: A Firenze e nel Chianti è più bassa e croccante, mentre in Valdarno è più alta e soffice.


    Ricetta Originale della Schiacciata all’Uva

    🍽️ Ingredienti (per 6 persone)

    • 500 g di farina 00
    • 300 g di uva fragola (o uva americana)
    • 150 g di zucchero (+ quello per spolverare)
    • 100 ml di olio extravergine d’oliva
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Scorza di limone grattugiata
    • Un pizzico di sale

    👩‍🍳 Procedimento

    1. Impasto: Mescola farina, zucchero, lievito, olio, scorza di limone e un pizzico di sale. Aggiungi acqua tiepida fino a ottenere un impasto morbido.
    2. Riposo: Lascia lievitare per 1 ora coperto da un canovaccio.
    3. Uva: Lavala e tagliala a grappolini, eliminando i semi se presenti.
    4. Stesura: Dividi l’impasto in due parti. Stendine una in una teglia oliata, adagiala metà dell’uva e spolvera con zucchero.
    5. Secondo strato: Copri con il resto dell’impasto, aggiungi l’uva rimasta e altro zucchero.
    6. Cottura: Inforna a 180°C per 30-40 minuti, finché non diventa dorata.

    💡 Consiglio: Servila tiepida, con un filo d’olio nuovo.


    Dove Assaggiare la Migliore Schiacciata all’Uva in Toscana?

    📍 Firenze:

    • Pasticceria Buonamici (via dei Servi)
    • Antico Forno Ghibellina

    📍 Chianti:

    • Panificio Il Forno di Rignana (Greve in Chianti)

    📍 Valdarno:

    • Forno Becagli (Figline Valdarno)

    Curiosità e Varianti

    🍇 Perché si usa l’uva fragola? Perché è molto dolce e resistente, perfetta per la cottura.

    🍷 Abbinamento ideale: Un bicchiere di Vin Santo o Sciacchetrà.

    🧂 Versione salata: In alcune zone si prepara anche con uva e rosmarino.


    Un Dolce che Profuma d’Autunno

    La Schiacciata all’Uva è più di un semplice dolce: è un rito di stagione, un simbolo della cucina povera toscana che sa trasformare ingredienti semplici in qualcosa di speciale.