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  • Buccellato di Lucca: Tutto sul Dolce Simbolo della Città tra Storia, Ricetta e Degustazione

    Buccellato di Lucca: Tutto sul Dolce Simbolo della Città tra Storia, Ricetta e Degustazione

    In ogni città toscana c’è un profumo che ne definisce l’anima. A Firenze è l’odore del cuoio, a Siena il panpepato. A Lucca, è il caldo, avvolgente e speziato aroma di anice stellato e uvetta che esce dai forni delle panetterie: è il profumo del Buccellato, il dolce simbolo della città.

    Più di un semplice pane dolce, il Buccellato è un rito, una tradizione che si ripete ogni fine settimana nelle case lucchesi e un must per ogni visitatore che voglia assaggiare la vera essenza di Lucca.

    Storia e Curiosità: Il Dolce dei Pellegrini

    Le origini del Buccellato sono antichissime. Il nome deriva dal latino “bucellatum”, che significa “pane a bocconi”, e si riferiva a una focaccia che i legionari romani consumavano durante le marce.

    Nel Medioevo, la sua fama crebbe grazie alla Via Francigena: i pellegrini che passavano da Lucca lo acquistavano per il loro viaggio perché, grazie agli ingredienti semplici e nutrienti (farina, uvetta, anice), si conservava a lungo ed era una fonte di energia. La sua forma a ciambella, oltre a simboleggiare l’infinito e la perfezione, era pratica da trasportare infilata al braccio o al bastone.

    Una curiosità? La tradizione lucchese vuole che non si debba mai tagliare il Buccellato con il coltello, ma sempre spezzarlo con le mani, per preservarne l’anima rustica e conviviale.

    Come Si Preparare: La Ricetta Tradizionale

    La ricetta autentica è custodita gelosamente dai panificatori lucchesi, ma i ingredienti base sono sempre gli stessi. Ecco come nasce il Buccellato:

    Ingredienti (per una ciambella):

    • 500 g di farina 0
    • 200 g di zucchero
    • 200 ml di latte tiepido
    • 100 g di uvetta sultanina
    • 100 g di pinoli (in alcune versioni)
    • 3 uova
    • 1 bustina di lievito di birra
    • Scorza grattugiata di un’arancia non trattata
    • Semi di anice stellato (o anice verde) in abbondanza
    • Un pizzico di sale

    Procedimento:

    1. Amalgamare: Sciogliere il lievito nel latte tiepido. In una ciotola capiente, impastare la farina con lo zucchero, le uova, il latte con il lievito, la scorza d’arancia e i semi di anice.
    2. Arricchire: Unire l’uvetta precedentemente ammollata e strizzata, e i pinoli. L’impasto sarà piuttosto morbido e appiccicoso.
    3. Lievitare: Formare una palla, coprirla con un canovaccio e lasciarla lievitare in un luogo caldo per almeno 3-4 ore, fino al raddoppio del volume.
    4. Formare: Stendere l’impasto lievitato in un lungo “serpente” e chiuderlo a formare la caratteristica ciambella. A questo punto, spennellare la superficie con un uovo sbattuto per dare colore.
    5. Infornare: Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, fino a quando non sarà dorato e profumato.

    Il risultato è un dolce dalla pasta morbida e aromatica, con una crosta sottile e lucida.

    Dove Trovare il Buccellato più Buono a Lucca

    Non serve cercare nelle pasticcerie più raffinate. Il Buccellato vero si trova nei forni e nelle panetterie del centro storico. Alcuni indirizzi storici e molto rinomati sono:

    • Pasticceria Taddeucci: In Piazza San Michele, è un’istituzione. Qui il Buccellato ha un sapore che è storia pura.
    • Forno Amedeo Giusti: Un forno storico vicino a Piazza Anfiteatro, dove il profumo del pane appena sfornato vi guiderà.
    • Pasticceria Di Pilla: Un altro punto di riferimento per i lucchesi, con una produzione eccellente.

    Basta seguire il naso: qualsiasi panificio nel centro avrà il suo Buccellato esposto in bella mostra.

    Quando e Come Mangiarlo: I Momenti Giusti

    Il Buccellato è un dolce versatile che si gusta in diversi momenti della giornata:

    • A Colazione: Immancabile. Una fetta di Buccellato immersa nel cappuccino o nel latte è il modo più autentico per iniziare la giornata come un lucchese doc.
    • A Merenda: Lo spuntino perfetto per bambini e adulti, sostanzioso e naturale.
    • A Fine Pasto: Al posto del pane, accompagnato da formaggi stagionati toscani (come il Pecorino) o da un velo di ricotta fresca.
    • In Viaggio: Proprio come facevano i pellegrini, è lo snack ideale da portare in escursione o durante un viaggio.

    I Migliori Abbinamenti: Dolce e Non Solo

    La bellezza del Buccellato sta nei suoi contrasti. Ecco come esaltarlo al meglio:

    1. Con le Bevande Calde: L’abbinamento classico è con cappuccino, latte o tè. Le spezie dell’anice sprigionano tutta la loro fragranza a contatto con il calore.
    2. Con i Vini Dolci: Provatelo con un Vin Santo Toscano. Il vino dolce e liquoroso incontra l’uvetta e le spezie del dolce in un abbraccio perfetto. Un abbinamento da fine pasto sublime.
    3. Con la Sangue di Giuda dell’Oltrepò Pavese: Se volete osare, provatelo con questo vino frizzante e dolce dalle note speziate che ricorda molto i profumi del Buccellato stesso.
    4. In Versione Salata (Yes!): Non tutti sanno che il Buccellato è straordinario se abbinato a salumi toscani come la finocchiona o il lardo di Colonnata. Il dolce del pane e l’uvetta contrastano e bilanciano il sapore della carne, creando un accostamento sorprendente e delizioso.

    Assaggiare il Buccellato è un atto semplice che racchiude secoli di storia, tradizione e sapienza fornaia. È il sapore di Lucca in ogni boccone. Non visitate la città senza averne portato a casa almeno uno da spezzare e condividere.

  • Cantuccini e Vin Santo: il Dolce Abbinamento Toscano

    Cantuccini e Vin Santo: il Dolce Abbinamento Toscano

    Storia e Origini dei Cantuccini e del Vin Santo

    cantuccini, conosciuti anche come biscotti di Prato, sono uno dei dolci più iconici della Toscana. Le loro origini risalgono al XVI secolo, quando venivano preparati come alimento nutriente e a lunga conservazione per viaggiatori e soldati. Il nome “cantuccini” deriva dal latino “cantellus”, che significa “pezzo” o “fetta”, riferendosi alla loro forma allungata e alla doppia cottura che li rende croccanti.

    Il Vin Santo, invece, è un vino liquoroso prodotto con uve appassite, tipicamente Trebbiano e Malvasia. La sua storia è avvolta nella leggenda: si narra che il nome derivi dall’uso di questo vino durante la messa cattolica (“vino santo”), mentre altri credono che sia legato alla sua produzione, che inizia nel periodo delle festività natalizie.

    Dove e Quando Gustare Cantuccini e Vin Santo

    Questo abbinamento è una tradizione toscana che si può apprezzare in diversi momenti:

    • A fine pasto: come dessert, accompagnato da un calice di Vin Santo in cui intingere i cantuccini.
    • Durante l’inverno: perfetto per riscaldarsi nelle serate fredde.
    • In occasione di feste: soprattutto a Natale e Pasqua, è un must sulle tavole toscane.

    I migliori cantuccini e Vin Santo si trovano nelle enoteche e pasticcerie di Prato, Firenze e Siena, ma anche nelle fattorie e agriturismi della regione.

    Ricetta Autentica dei Cantuccini Toscani

    Ingredienti (per circa 30 cantuccini)

    • 300 g di farina 00
    • 200 g di zucchero
    • 150 g di mandorle intere (non pelate)
    • 2 uova intere + 1 tuorlo
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Scorza grattugiata di 1 limone
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    • Un pizzico di sale

    Procedimento

    1. Impasto: In una ciotola, mescola farina, zucchero, lievito e sale. Aggiungi le uova, la vaniglia e la scorza di limone, lavorando fino a ottenere un composto omogeneo. Unisci le mandorle e forma un panetto.
    2. Prima cottura: Dividi l’impasto in due parti, formando due cilindri lunghi circa 20 cm. Disponili su una teglia con carta forno e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti.
    3. Taglio e seconda cottura: Togli i cilindri dal forno, lasciali raffreddare qualche minuto, poi tagliali a fette oblique di circa 1 cm. Rimettili in forno a 160°C per 10-15 minuti finché non saranno dorati e croccanti.

    Servire con Vin Santo

    I cantuccini sono perfetti da abbinare a un bicchiere di Vin Santo, in cui potrete intingerli per ammorbidirli e godere di un contrasto tra dolce e aromatico.

    cantuccini e il Vin Santo rappresentano l’essenza della dolcezza toscana, un connubio perfetto tra tradizione e gusto. Che li prepariate in casa o li assaggiate in un’autentica pasticceria, questo abbinamento vi regalerà un’esperienza indimenticabile.

    Prova la ricetta e facci sapere nei commenti com’è venuta!