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  • Il Fagotto Senese: Storia e Significato del Dono Dolce più Prezioso di Siena

    Il Fagotto Senese: Storia e Significato del Dono Dolce più Prezioso di Siena

    Esiste a Siena un’usanza che profuma di spezie, miele e affetto, un’antica tradizione di dono che racchiude l’anima stessa della città nel palmo di una mano. È il Fagotto Senese, un pacchetto di dolci che è molto più di un semplice regalo: è un gesto di stima, un augurio di dolcezza, un simbolo di appartenenza alla comunità senese e alla sua storia senza tempo.

    Scopriamo insieme la storia, i componenti e il profondo significato di questa deliziosa usanza.

    Storia e Significato: Perché si Chiama “Fagotto”?

    Il nome “Fagotto” è già di per sé evocativo. Deriva dal modo in cui questi dolci venivano, e in alcune botteghe tradizionali vengono ancora, impacchettati: avvolti in un foglio di carta da pacchi, legati con uno spago e chiusi con un sigillo di ceralacca, proprio come un piccolo fagotto o un prezioso pacco dono.

    La tradizione affonda le sue radici nella Siena medievale e rinascimentale, una città ricca e potente, crocevia di commerci e di spezie. I suoi dolci, a base di miele, mandorle e spezie preziose, erano un vero lusso. Offrirli in dono era segno di grande rispetto e affetto. Il Fagotto nasce quindi come un dono per occasioni speciali, da portare agli ospiti illustri, ai benefattori o da scambiarsi tra famiglie nobili in segno di alleanza e amicizia.

    Oggi, il Fagotto è un simbolo di ospitalità e generosità. È il modo più autentico e gradito per dire “grazie”, “buone feste” o “benvenuto”.

    Cosa C’è Dentro? I Golosi Protagonisti del Fagotto

    Aprire un Fagotto Senese è come aprire un forziere di sapori. La sua composizione può variare leggermente a seconda della pasticceria, ma tre sono i pilastri irrinunciabili che non possono mai mancare:

    1. Il Panforte: Il re indiscusso. Esistono principalmente due varianti:
      • Panforte Nero (o Panforte Classico): Il più antico, scuro, ricco di pepe e spezie piccanti, con mandorle, noci, nocciole, canditi e miele.
      • Panforte Margherita (o Bianco): Nato nel 1879 in onore della Regina Margherita di Savoia, è più chiaro e delicato, con una maggiore presenza di canditi di cedro, arancia e una copertura di vaniglia. È oggi il più diffuso.
    2. I Ricciarelli: Le morbide e soavi paste di mandorle a base di mandorle dolci, zucchero e albume, dalla caratteristica forma a diamante e la superficie bianca e screpolata. Profumano di arancia e sono l’equilibrio perfetto alla ricchezza del Panforte.
    3. I Cavallucci: I biscotti rustici della tradizione contadina. Morbidi, speziati e ricchi di noci, sono preparati con farina, miele, anice e canditi. Il loro sapore schietto e autentico completa il trio alla perfezione.

    A questi, le pasticcerie possono aggiungere altri dolci tradizionali come le Copate (cialde di ostia farcite con miele e mandorle) o i Bersanieri (biscotti secchi alle mandorle).

    Quando si Regala il Fagotto? Le Occasioni della Tradizione

    Il Fagotto Senese non ha una scadenza. È un dono adatto a molte occasioni, sebbene sia indissolubilmente legato a due momenti precisi dell’anno:

    • Il Periodo Natalizio: È l’occasione per eccellenza. A Natale, regalare un Fagotto è un augurio di dolcezza e prosperità per le feste. È usanza comune averne uno in casa per offrirlo agli ospiti che vengono a fare gli auguri.
    • Fine Pasto di Vigilia e Natale: In molte famiglie senesi, il Fagotto viene “sciolto” e i suoi dolci vengono serviti a fine pasto al posto del dessert, accompagnati da un buon Vin Santo.
    • Occasioni Speciali: È un dono ricercato per un compleanno importante, un anniversario, un ringraziamento sentito o per accogliere degli ospiti in città. Portare un Fagotto Senese a una cena è un gesto di grande eleganza e rispetto per la tradizione.

    Gli Abbinamenti Perfetti: Come Gustare il Fagotto

    Ogni dolce del Fagotto ha il suo compagno ideale. Ecco come creare un’esperienza di gusto indimenticabile:

    • Panforte: La sua scelta è quasi obbligata: un calice di Vin Santo. Il vino dolce e complesso riesce a “pulire” il palato dalla ricchezza speziata del Panforte, in un abbinamento che è pura magia. Alternativa eccellente: un passito o un moscadello.
    • Ricciarelli: Anche loro sposano alla perfezione il Vin Santo, ma sono deliziosi anche con un tè nero profumato (come un Earl Grey) o, per un contrasto intrigante, con un caffè ristretto e amaro.
    • Cavallucci: Essendo biscotti robusti, sono perfetti per essere “inzuppati”. L’abbinamento principe è con il Vin Santo, ma si prestano egregiamente anche a un moscadello o a un tè speziato.

    Regalare o ricevere un Fagotto Senese non significa semplicemente ricevere dei dolci. Significa ricevere un pezzo di storia, un gesto di cura e un assaggio della proverbiale dolce vita senese. È un’usanza che merita di essere preservata e assaporata, un boccone dopo l’altro.

    Hai mai ricevuto o assaggiato un Fagotto Senese? Quale dei suoi dolci ti ha conquistato di più?

  • Cosa Portare a Casa dalla Toscana: Souvenir, Sapori e Ricordi da Mettere in Valigia

    Cosa Portare a Casa dalla Toscana: Souvenir, Sapori e Ricordi da Mettere in Valigia

    La Toscana è una regione ricca di tesori enogastronomici, artigianato di qualità e piccoli oggetti che racchiudono l’essenza del suo stile di vita. Ecco una guida ai migliori souvenir e prodotti tipici da riportare a casa dopo un viaggio tra colline, città d’arte e borghi medievali.


    🍷 Prodotti Enogastronomici: I Sapori da Portare in Valigia

    1. Vini Iconici

    • Chianti Classico DOCG – La bottiglia con il Gallo Nero è un must.
    • Brunello di Montalcino – Per chi cerca un rosso di prestigio.
    • Vernaccia di San Gimignano – Un bianco storico, perfetto con il pesce.
    • Vin Santo – Da abbinare ai cantucci (che potete acquistare insieme).

    Consiglio: Se viaggi in aereo, imbottiglia bene le bottiglie in bagagli registrati o acquistale in negozi che spediscono.

    2. Olio Extravergine d’Oliva

    • Cercate l’Olio DOP Chianti Classico o quello della zona di Lucca.
    • Formato consigliato: lattine o bottiglie da 250/500 ml per evitare rotture.

    3. Salumi e Formaggi

    • Pecorino Toscano (stagionato o fresco) – Da mangiare con il miele di castagno.
    • Finocchiona – Salume aromatizzato al finocchio.
    • Lardo di Colonnata – Avvolto nella carta oleata, si conserva bene.

    Attenzione: Se viaggi extra-UE, verifica le restrizioni doganali su carne e latticini.

    4. Dolci e Specialità

    • Panforte di Siena – Speziato e irresistibile.
    • Ricciarelli – Paste di mandorle morbide.
    • Cavallucci – Biscotti con noci e spezie.

    🛍️ Souvenir e Artigianato: Ricordi senza Calorie

    1. Ceramiche Dipinte a Mano

    • Deruta (in Umbria, ma molto diffuse in Toscana) o le terrecotte di Impruneta.
    • Idee: piatti, tazze o piccoli vasi con motivi a racemi o medievali.

    2. Pelletteria Fiorentina

    • Firenze è famosa per borse, portafogli e cinture in pelle vera.
    • Dove: Scuola del Cuoio (Santa Croce) o botteghe storiche di San Lorenzo.

    3. Carta Marmorizzata

    • Laboratori come Giulio Giannini e Figlio a Firenze creano quaderni e segnalibri unici.

    4. Gioielli Etruschi

    • Ispirati all’arte etrusca, in oro e argento (provate le botteghe di Arezzo).

    5. Oggetti in Legno e Ferro Battuto

    • Taglieri in legno d’ulivo o decorazioni in ferro delle botteghe di San Gimignano.

    📸 Ricordi “Intangibili” (ma Indimenticabili)

    • Una foto scattata tra i vigneti del Chianti o sulle torri di San Gimignano.
    • Un biglietto del museo degli Uffizi o una cartolina della Torre di Pisa.
    • Una playlist con canzoni toscane.

    🚫 Cose da Evitare

    • Statue della Torre di Pisa in plastica: Meglio una riproduzione in alabastro (a Volterra).
    • Vino in damigiana: Scomodo da trasportare, opta per bottiglie.
    • Tartufi freschi: Se non hai un modo per conservarli, prendi tartufo sott’olio o salsa.

    📦 Consigli per il Trasporto

    1. Per l’olio e il vino: Usa borse termiche o involucri antiurto.
    2. Per i salumi: Chiedi al negozio il sottovuoto.
    3. Per le ceramiche: Falle imballare bene, molte botteghe offrono servizi di spedizione.

    Conclusione

    La Toscana non finisce quando parti: un assaggio di pecorino, un sorso di Chianti o un taccuino fiorito possono riportarti con la mente tra le sue colline. Scegli souvenir che raccontino il tuo viaggio e regalino emozioni anche a casa.

    “La Toscana non si visita, si vive. E ora puoi portartene un pezzetto con te.” 

  • Cantuccini e Vin Santo: il Dolce Abbinamento Toscano

    Cantuccini e Vin Santo: il Dolce Abbinamento Toscano

    Storia e Origini dei Cantuccini e del Vin Santo

    cantuccini, conosciuti anche come biscotti di Prato, sono uno dei dolci più iconici della Toscana. Le loro origini risalgono al XVI secolo, quando venivano preparati come alimento nutriente e a lunga conservazione per viaggiatori e soldati. Il nome “cantuccini” deriva dal latino “cantellus”, che significa “pezzo” o “fetta”, riferendosi alla loro forma allungata e alla doppia cottura che li rende croccanti.

    Il Vin Santo, invece, è un vino liquoroso prodotto con uve appassite, tipicamente Trebbiano e Malvasia. La sua storia è avvolta nella leggenda: si narra che il nome derivi dall’uso di questo vino durante la messa cattolica (“vino santo”), mentre altri credono che sia legato alla sua produzione, che inizia nel periodo delle festività natalizie.

    Dove e Quando Gustare Cantuccini e Vin Santo

    Questo abbinamento è una tradizione toscana che si può apprezzare in diversi momenti:

    • A fine pasto: come dessert, accompagnato da un calice di Vin Santo in cui intingere i cantuccini.
    • Durante l’inverno: perfetto per riscaldarsi nelle serate fredde.
    • In occasione di feste: soprattutto a Natale e Pasqua, è un must sulle tavole toscane.

    I migliori cantuccini e Vin Santo si trovano nelle enoteche e pasticcerie di Prato, Firenze e Siena, ma anche nelle fattorie e agriturismi della regione.

    Ricetta Autentica dei Cantuccini Toscani

    Ingredienti (per circa 30 cantuccini)

    • 300 g di farina 00
    • 200 g di zucchero
    • 150 g di mandorle intere (non pelate)
    • 2 uova intere + 1 tuorlo
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • Scorza grattugiata di 1 limone
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
    • Un pizzico di sale

    Procedimento

    1. Impasto: In una ciotola, mescola farina, zucchero, lievito e sale. Aggiungi le uova, la vaniglia e la scorza di limone, lavorando fino a ottenere un composto omogeneo. Unisci le mandorle e forma un panetto.
    2. Prima cottura: Dividi l’impasto in due parti, formando due cilindri lunghi circa 20 cm. Disponili su una teglia con carta forno e cuoci in forno preriscaldato a 180°C per 20 minuti.
    3. Taglio e seconda cottura: Togli i cilindri dal forno, lasciali raffreddare qualche minuto, poi tagliali a fette oblique di circa 1 cm. Rimettili in forno a 160°C per 10-15 minuti finché non saranno dorati e croccanti.

    Servire con Vin Santo

    I cantuccini sono perfetti da abbinare a un bicchiere di Vin Santo, in cui potrete intingerli per ammorbidirli e godere di un contrasto tra dolce e aromatico.

    cantuccini e il Vin Santo rappresentano l’essenza della dolcezza toscana, un connubio perfetto tra tradizione e gusto. Che li prepariate in casa o li assaggiate in un’autentica pasticceria, questo abbinamento vi regalerà un’esperienza indimenticabile.

    Prova la ricetta e facci sapere nei commenti com’è venuta!

  • I sapori della Toscana: 5 ricette tipiche da provare a casa

    I sapori della Toscana: 5 ricette tipiche da provare a casa

    La Toscana non è solo una regione ricca di arte e paesaggi mozzafiato, ma anche una terra di sapori autentici e genuini. La sua cucina, semplice e legata alla tradizione, è un vero e proprio viaggio nel gusto e nella salute. Scopri 5 ricette tipiche toscane da preparare a casa, con consigli su dove, quando e come gustare questi piatti, enfatizzando i loro benefici per la salute.


    1. Ribollita

    La Ricetta

    La ribollita è una zuppa povera ma nutriente, a base di verdure (cavolo nero, bietole, carote, cipolle), fagioli cannellini e pane raffermo. Si chiama “ribollita” perché tradizionalmente veniva riscaldata più volte.

    Consigli per Gustarla

    • Dove e Quando: Perfetta in autunno e inverno, è un piatto che trovi nelle trattorie fiorentine e nelle campagne toscane.
    • Benefici per la Salute: Ricca di fibre, vitamine e antiossidanti, è ideale per sostenere il sistema immunitario e migliorare la digestione. Usa pane integrale per aumentare l’apporto di fibre.

    2. Pappa al Pomodoro

    La Ricetta

    La pappa al pomodoro è una crema semplice a base di pomodori maturi, pane raffermo, aglio, basilico e olio extravergine d’oliva. Un piatto che esalta la freschezza degli ingredienti.

    Consigli per Gustarla

    • Dove e Quando: Ottima in estate, quando i pomodori sono al massimo della maturazione, è un piatto tipico delle zone rurali toscane.
    • Benefici per la Salute: I pomodori sono ricchi di licopene, un antiossidante che protegge la pelle e il cuore. L’olio extravergine d’oliva aggiunge grassi buoni e vitamina E.

    3. Bistecca alla Fiorentina

    La Ricetta

    La bistecca alla fiorentina è una costata di vitellone chianina, cotta alla griglia e servita al sangue. È un piatto iconico della Toscana, semplice ma ricco di sapore.

    Consigli per Gustarla

    • Dove e Quando: Da provare a Firenze, in una tipica trattoria, preferibilmente in primavera o estate per abbinarla a un bicchiere di Chianti.
    • Benefici per la Salute: La carne di chianina è magra e ricca di proteine nobili, ferro e vitamina B12. Consumala con moderazione e abbinala a un contorno di verdure grigliate.

    4. Cantucci con Vin Santo

    La Ricetta

    cantucci sono biscotti secchi alle mandorle, tradizionalmente abbinati al Vin Santo, un vino dolce da dessert. Si intingono nel vino per ammorbidirli e goderne appieno il sapore.

    Consigli per Gustarli

    • Dove e Quando: Perfetti come fine pasto o a merenda, sono tipici della zona di Prato e Siena.
    • Benefici per la Salute: Le mandorle sono ricche di grassi buoni, magnesio e vitamina E. Il Vin Santo, consumato con moderazione, può favorire la digestione.

    5. Panzanella

    La Ricetta

    La panzanella è un’insalata fresca a base di pane raffermo, pomodori, cetrioli, cipolla rossa e basilico, condita con olio extravergine d’oliva e aceto.

    Consigli per Gustarla

    • Dove e Quando: Ideale in estate, è un piatto rinfrescante che trovi nelle trattorie toscane e nelle feste di paese.
    • Benefici per la Salute: Leggera e ricca di vitamine, è perfetta per idratarsi e fare il pieno di antiossidanti. Usa pane integrale per un maggiore apporto di fibre.

    La cucina toscana è un tesoro di sapori semplici ma profondi, che rispettano la stagionalità e la qualità degli ingredienti. Queste 5 ricette tipiche non solo ti faranno viaggiare con il gusto, ma ti aiuteranno anche a mantenere uno stile di vita sano. Prepara questi piatti a casa e scopri perché la Toscana è famosa in tutto il mondo per la sua tradizione culinaria.